La cittadella dello spirito

pubblicato il 18/12/2007



Rivalutata la chiesa di Rosa Lamparelli : Santa Caterina

Felicetta di Iorio ha scritto e presentato ( da Michele Urrasio, mons. Antonio Del Gaudio e Nunzio Tomaiuoli ) un libro sulla chiesa di S.Caterina ( ed annesso convento ), un lavoro decisamente organico, pregevole, storicamente ricco di elementi inediti e,quindi, anche istruttivo soprattutto per quelli che non hanno avuto la fortuna di respirare l'aria spiritualmente magica della clausura.

E' un libro che in qualche modo fa giustizia della sostanziale  indifferenza che aleggiava attorno a questo tempio, considerato - diciamolo - di serie minore.

E' un libro che vede la luce proprio mentre ' La cittadella dello Spirito ' ( il titolo ) è stata riaperta al culto, grazie all'encomiabile lavoro di ristrutturazione e di restauro voluto e realizzato da Rosa Lamparelli, la veggente di Lucera, che grazie all'aiuto dei suoi collaboratori, ha realizzato lavori frutto di vera carità e di ammirazione in capo all'azione spirituale di questa donna.

Dunque, Felicetta Di Iorio eleva S. Caterina a tempio di assoluto valore e rilievo storico ed artistico, anzi di primo piano dal punto di vista religioso. Qui sono transitati giganti della santità, come il Padre Maestro, (San Francesco Antonio Fasani ), i Servi di Dio don Alesandro di Troja e Padre Angelo Cuomo, qui ha avuto modo di esprimersi il grande Arcivescovo e teologo di Benevento mons. Raffaele Calabria, lucerino, qui Rosa Lamparelli ha svolto una vera e propria azione pastorale, accrescendo in particolare la devozione mariana.

Ancora. Qui ha avuto modo dirnesprimersi quel grande benefattore che è stato l'Avv. Peppino Zurro, il quale, in concorso di idee con Padre Angelo Cuomo, è stato praticamente il fondatore dell 'Opera Nuova dei Padri Giuseppini.

Dicevamo che questa chiesa rappresenta l'iceberg della religiosità lucerina e non solo per il fatto che essa è stata luogo di meditazione e di preghiera per soggetti giunti agli onori degli altari o prossimi a raggiungere questa meta. Per anni, S. Caterina è stato luogo di appuntamento di tante generazioni e faceva da cerniera all' interno del centro storico tra alcune parrocchie ( è al centro del triangolo Cattedrale, San Giovanni, San Giacomo ) che, benchè dinamiche, vedevano in questa chiesa un tempio di grande crescita e supporto spirituale.

Nel libro c'è evidentemente il cuore dell' autrice che batte per Rosa Lamparelli, di cui Felicetta è stata allieva  e frequentatrice della sua modesta abitazione. E non poteva essere diversamente, perchè è attraverso zia Rosinella che Felicetta Di Iorio ha scoperto  S.Caterina, per poi innamorarsene fervidamente. E si può dire che Zia Rosinella e Felicetta Di Iorio si sono mossi in qualche maniera parallelamente: l' una ha pensato a portarla agli antichi splendori facendone decretare la riapertura al pubblico, mentre l'altra l'ha ripercorsa al suo interno venendo a contatto con le sue preziosità, con la sua storia, con il suo fascino.

L'innamoramento di Felicetta per questa chiesa ha prodotto una azione di ricerca defaticante, ma, nel contempo, di grande soddisfazione. Scoprirla e riscoprirla ha ripagato ampiamente il suo sforzo, perchè da quelle pareti, da quei luoghi si sprigiona un mondo di preghiera, di devozione, di spiritualità stringente che andava raccontato.

I primi vagiti di tale lavoro sono stati ospitati dal giornale ufficiale dell'Associazione ' Il Covo dirnPreghiera di S. Caterina ', che ha subito compreso l'importanza e la utilità di questi scritti, dandone opportuno e giusto risalto. Ma, non bastava. Gli apporti dei giornali sono sempre più volatili rispetto ad un libro, che ha una chiave più duratura, che ha una più comoda facilità di lettura e di consultazione. Di qui l'idea del libro, che è stata subito raccolta con grande entusiasmo.